Nasce a Catania un nuovo Movimento di opinione

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Liberiamo-le-Energie_logoDopo anni di represso desiderio di cambiare il nostro stato di vita, sia in ambito locale che a livello generale, un gruppo di amici dalle idee chiare, ha fatto saltare il detonatore alla carica esplosiva di voglia di cambiamento che avevano diligentemente rispettato fino ad oggi, scatenando scintille “impazzite” a tutti i livelli. Sì, e ce né per tutti. Sia a livello locale che per la Sicilia fino al Governo nazionale. Idee idee e ancora idee di buon senso, di competenza, di razionalità, di giustizia sociale, per obiettivi sicuramente condivisi dalla stragrande maggioranza delle persone. Sono le cose che pensiamo tutti e che vorremmo tutti che si realizzassero, che prendono forma in un movimento. Un movimento che nasce dalle persone di buon senso, dalla società civile, dalla società che produce, da coloro che si sentono stanchi di sopportare una inerzia politica distruttiva, che sta erodendo non solo il nostro territorio ma anche i nostri cervelli, le nostre speranze, il nostro futuro e quello dei nostri figli.

Questo il manifesto del nuovo movimento.
(http://www.liberiamoleenergie.it/http://www.facebook.com/LiberiamoLeEnergie ).
‘LIBERIAMO le ENERGIE’ è un movimento di opinione e di pressione politica che intende aggregare donne e uomini della società civile su principi e valori liberali quali merito, concorrenza, libera iniziativa, solidarietà premiale quali fattori per la crescita e lo sviluppo economico e sociale del Paese, puntando su professionalità, credibilità e competenza di persone che non vivono di politica ma che comunque intendono partecipare attivamente alla stessa per non delegare ‘in bianco’ a terzi la gestione della ‘cosa pubblica’.
Attraverso le professionalità e le competenze dei suoi aderenti, il Movimento si propone di declinare i suddetti valori e principi liberali in azioni e programmi di governo a livello nazionale, regionale e comunale, supportando coloro che a livello politico intendono portarli avanti e monitorando costantemente l’effettiva loro attuazione.
Alcuni spunti sui quali sta lavorando il movimento e che ben presto prenderanno una forma compiuta: PROGRAMMA per CATANIA

SVILUPPO ECONOMICO
• apertura ai privati, al mercato e alla concorrenza
• creazione di opportunità di sviluppo e applicazione del merito, specie nell’apparato pubblico
• rilancio dello strumento del project financing
• corso martiri e piano regolatore
• creazione di uno sportello comunale per le imprese per agevolare inizio attività imprese, progetti di partnership con il Comune, individuazione di finanziamenti alle imprese comunitari/nazionali
• lotta all’illegalità, all’abusivismo e alla concorrenza sleale
• rafforzamento dei collegamenti con Università, Ordini professionali e Enti di categoria, al fine di un loro pieno coinvolgimento nella crescita cittadina
TURISMO
• riqualificazione del Porto con destinazione turistica, chiuso al traffico e con collegamento pedonale con la Plaja
• accordi con Paesi BRICS per incoming turisti
• sviluppo dei servizi di accoglienza turistica

MOBILITA’ SOSTENIBILE E SVILUPPO URBANO INTEGRATO
• favorire pedonalità e mezzi pubblici per migliorare qualità della vita, mediante:
o aree pedonali
o parcheggi scambiatori
o diffusione di bus rapid transit (brt)
o marciapiedi comodi e sicuri
o piste ciclabili
o disincentivazione uso auto, anche con sistemi tariffari di accesso e parcheggio in centro
o creazione parcheggi sotterranei
o favorire l’insediamento di case e uffici vicino a snodi di traffico urbano (fermate bus, metro, brt)

SPORT E SOCIALE
• sport come leva sociale e di ripristino valori etici
• più benessere, meno spese sanitarie
• promozione immagine di Ct nel mondo tramite societa’ di vertice nelle varie discipline sportive
• solidarietà e agevolazioni per fasce deboli

CULTURA
• valorizzazione beni artistici e culturali
• diffusione storia siciliana

FEDERALISMO MUNICIPALE
• catasto per scovare case non dichiarate
• controlli incrociati per fitti in nero
• controllo evasione imposte dirette

DECENTRAMENTO MUNICIPALITA’
• attuare legge decentramento, attribuendo poteri e risorse ai Presidenti Municipalità

PULIZIA E SICUREZZA
• suddivisione della città in ‘lotti’ e individuazione di responsabili dipendenti comunali e di vvuu per la pulizia e la sicurezza della Città

STRUMENTI PER ATTUAZIONE PROGRAMMA
apertura ai privati e al project financing
• liberalizzazione dei servizi e chiusura municipalizzate
• applicazione principio della concorrenza di mercato in tutti i settori
• diffusione cultura del rischio d’impresa
• applicazione del merito in tutti i settori e, in specie, a dirigenti e dipendenti comunali
• supporto finanziario nello start-up d’impresa
• sportello per l’utilizzo dei fondi comunitari

Alcuni spunti sul PROGRAMMA per la modernizzazione della SICILIA

Oggi il cambiamento socio-culturale è possibile anche grazie a due fattori:
• i soldi (sia in termini di trasferimenti statali che quelli di provenienza UE) sono destinati ad assottigliarsi sensibilmente nei prossimi anni;
• la rete web, che permette una comunicazione non più manipolata.

Ma per un vero sviluppo occorrono due premesse:
1. un vero sviluppo può essere creato solo dalle imprese, uniche creatrici di reale valore aggiunto (….è facile ridistribuire risorse create da altre);
2. la politica non deve fare impresa, ma il suo compito è di favorirne la crescita creando uguaglianza nelle opportunità.

DUE VISIONI DI SVILUPPO ECONOMICO DELLA SICILIA
(1)

L’effetto (meno noto) della globalizzazione è stato quello di aver innalzato il reddito di intere popolazioni creando milioni di ‘nuovi ricchi’ che cercano una sola cosa: la qualità della vita (ambiente pulito, profumi e sapori, clima mite, paesaggi, ospitalità e civiltà della popolazione, storia e cultura, servizi efficienti, sanità efficiente, mobilità sostenibile, libertà economica, stimolo a studi e ricerche, luoghi dove invecchiare serenamente).
Valorizzare il territorio siciliano in termini di ‘qualità della vita’ e poi vendere questa immagine all’estero a chi possa adeguatamente pagarla: ecco la prima visione di sviluppo economico con ricadute dirette e indirette per tutti e 5 milioni di siciliani.
Le 10 principali direttrici dello sviluppo economico della Sicilia che portano nella direzione della qualità della vita, sono:
1. produzione di energia da fonti alternative agli idrocarburi (fotovoltaico, biomassa, geotermia);
2. riconversione del territorio (paesaggio, città e coste) violato da decenni di edilizia selvaggia e così orribile alla vista;
3. produzioni agricole e zootecniche di qualità che risultino saporite ed anche utili nella prevenzione delle malattie;
4. promozione di un turismo sostenibile di qualità, non di massa (viaggiatori, non turisti), anche mediante la creazione di una ‘rete’ di porti turistici dotati dei necessari servizi richiesti dal turismo nautico di fascia alta;
5. fruizione moderna, con opportuno uso delle tecnologie digitali, dei beni culturali, rafforzando il sistema viario e stradale che permetta di raggiungere e accedere agevolmente ai siti archeologici;
6. promozione della cultura d’impresa, offrendo servizi reali, non soldi a fondo perduto;
7. promozione di centri di ricerca pura ed applicata, capaci di richiamare i “cervelli”;
8. protezione dell’ambiente e della qualità di vita urbana (ciclo dell’acqua, rifiuti, traffico e polveri);
9. efficienza della pubblica amministrazione, mediante una ‘sburocratizzazione’ e una razionalizzazione nell’allocazione del personale dipendente sovrabbondante;
10. circolazione dell’informazione e della conoscenza.

(2)
La posizione geografica della Sicilia al centro del Mediterraneo rappresenta una grande opportunità per far tornare la nostra Regione al centro degli scambi commerciali in questa Area.
Il porto di Augusta rappresenta il primo approdo dopo Suez per le merci provenienti dall’Oriente, che potrebbero raggiungere via terra il centro Europa in un tempo di gran lunga più breve di quello necessario al trasporto della merce circumnavigando il Continente attraverso Gibilterra per approdare poi nei grandi porti del Nord Europa. Per comprenderne l’importanza e la possibilità che le opere necessarie possano essere realizzate mediante ingenti apporti di capitali privati, si pensi ad esempio agli enormi risparmi in termini di assicurazione della merce trasportata che permetterebbero il rientro in pochi anni dei capitali investiti.
Affinché ciò possa accadere occorre realizzare le necessarie infrastrutture, rendendo il porto di Augusta idoneo a ricevere le grandi navi cargo, procedendo alla realizzazione dell’alta capacità ferroviaria nonché alla costruzione del Ponte sullo Stretto.
In tale contesto si realizzerebbe anche una nuova piattaforma logistica all’interno dell’area dei Mercati Agro-Alimentari Sicilia (MAAS) – che rappresenta il più grande mercato agroalimentare del meridione d’Italia e dell’intera area del Mediterraneo – che svolgerebbe funzioni di movimentazione e stoccaggio delle merci e che sarebbe collegata ai terminal portuali ed integrata con un sistema di trasporto intermodale della provincia di Catania. Una infrastruttura dotata di magazzini, servizi gestionali, informativi e telematici e anche di capannoni, dove potranno essere svolte attività manifatturiere per trasformare i semilavorati in prodotti. La piattaforma logistica sarà lo strumento per razionalizzare e meglio organizzare la catena trasporto – stoccaggio – distribuzione in modo strategico, garantendo una penetrazione efficace delle merci sui mercati internazionali, per attrarre e concentrare i flussi del traffico di merci e per organizzare, razionalizzando percorsi e consegne, la catena del trasporto intermodale.

Mirco Arcangeli

 

 

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